lunedì 14 gennaio 2008

CENNI STORICI SULLA RELIQUIA DEL SANGUE PREZIOSISSIMO DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO


CENNI STORICI SULLA RELIQUIA DEL SANGUE PREZIOSISSIMO DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO

È tradizione degna di fede che la reliquia del Sangue versato da Cristo a redenzione del mondo sia giunta alla città di Luni assieme al Volto Santo di Lucca nell'anno 782. Il Venerdì santo di quell'anno il Vescovo di Luni, Apollinare, e il Vescovo di Lucca, Giovanni, raccolsero sulla spiaggia di Luni un legno che aveva portato in salvo le due reliquie. Secondo tradizione Nicodemo di Arimatea, sul Calvario, aveva riempito un'ampolla col sangue di Cristo ed aveva poi scolpito una croce con l'immagine del Salvatore, per contenere l'ampolla. Approdate fortunosamente sulla spiaggia di Luni la Croce, definita Sacro Volto, fu portata a Lucca dove è conservata, mentre la Reliquia rimase a Luni. Da Luni fu poi trasferita a Sarzana nel 1204, anno della traslazione della sede episcopale.

Antichi documenti attestano il vivo culto che la preziosa Reliquia ha avuto nei secoli nelle terre di Luni. Fra i più importanti si possono citare i seguenti:

  • Atto di infeudazione del Castello di Volpiglione fatta da Raimondo, vescovo di Luni nel 1168. Fece obbligo agli uomini di detto Castello di intervenire, ogni anno, alla festa del Sangue portando ceri e conducendo persone capaci di accompagnare con strumenti musicali le salmodie del coro.
  • Decreto 25 Ottobre 1228 (carta 200 del Codice Pelavicino) col quale Guglielmo, vescovo di Luni, fissò grave multa ai canonici che, senza legittimo impedimento, fossero assenti alla festa del Sangue.
  • Decreto dell'anno 1237 (carta 400 Cod. Pel.) con il quale l'ora detto Vescovo fece obbligo di intervenire alla festa del Sangue all'Abate del monastero del Corvo, nonché all'Abate e ai monaci del monastero di Ceparana.
  • Rogito 24 Luglio 1259, con cui il nominato Vescovo Guglielmo fece obbligo all'arciprete di S. Prospero di Colognola (poi Vezzano Alto) di fornire all'Abate di Ceparana e a due persone del seguito, la cavalcatura, dal giorno della vigilia, per intervenire alla festa del Sangue.
  • Rescritto dell'anno 1320 con cui Papa Giovanni XXII, fissò la solennità del Sangue per il lunedì seguente la festa della SS. Trinità (come, da allora, anche oggi viene celebrata).
  • Bolla 1o maggio 1447 con la quale il Papa sarzanese Nicolò V, nel desiderio di assecondare il fervore dei fedeli che "con somma devozione venerano la Reliquia del Sangue del Signore nostro Gesù Cristo, nella chiesa di Santa Maria a Sarzana, diocesi di Luni" concesse indulgenze ai pellegrini che nella festa del Sangue, a partire dai primi vespri della SS. Trinità, visitassero la detta Chiesa.
  • Rescritto 13 Settembre 1747 con cui il Papa Benedetto XIV concesse a Sarzana, per la festa del Sangue, l'ufficiatura propria dopo averne rivisto personalmente e definitivamente formato il testo, che era stato preparato da P. Andrea Budrioli della Compagnia di Gesù. Il detto ufficio venne recitato per la prima volta nella Diocesi di Luni-Sarzana nel 1749. Fu esteso poi a tutta la Liguria nel medesimo anno e, successivamente nel 1752, alla Repubblica di Lucca; nel 1754, alla Repubblica di Venezia e, finalmente, a tutto il mondo cattolico dal Papa Pio IX, esule a Gaeta.

Nel 1596 Salvago, Vescovo di Luni-Sarzana, dispose che la preziosa Reliquia venisse collocata in un nuovo ostensorio. E venne fatto l'artistico lavoro che si ammira ancora nel presente. Per volontà del medesimo Vescovo, si iniziò anche la costruzione del tempietto in cui la Reliquia si trova conservata. Alle spese occorrenti concorsero, in nobile gara, l'Opera della Cattedrale, il Vescovo, il Capitolo e i fedeli della diocesi.
Innanzi alla preziosa Reliquia si sono prostrati Santi, Pontefici e Sovrani. Basti ricordare: S.Francesco d'Assisi, S. Domenico di Gusman, S. Caterina da Siena e, fra i Pontefici, Paolo III e Nicolò V; fra i Sovrani l'imperatore Federico III, Carlo V, Carlo VIII, Maria Adelaide sposa di Vittorio Emanuele II e, fra le anime grandi, si pensa di poter annoverare Dante Alighieri.
Dai secoli passati il fervore religioso è pervenuto ai giorni nostri e si mantiene vivamente acceso nel cuore dei fedeli non della sola diocesi di Sarzana ma di tutta la Lunigiana. Ne è la prova la moltitudine di pellegrini che, in occasione della festa del Preziosissimo Sangue affluisce alla Cattedrale Basilica di Sarzana, nella quale la insigne Reliquia potentemente attrae le anime a contemplare il Mistero del Sangue versato da Cristo sulla Croce.
Questo slancio di fede ha trovato anche negli anni più recenti adesione e conforto da parte delle Autorità Ecclesiastiche: nel 1933 il Vescovo Giovanni Costantini volle solennissime le feste per il XIX centenario della Redenzione. Nel sinodo tenuto nel settembre del 1936 ne fece oggetto di legislazione diocesana perché, aggiornando norme già stabilite nel sinodo che nel 1887 era stato tenuto dal Vescovo Giacinto Rossi, fissò particolari regole (articoli 494-499) affinché il culto della Sacra Reliquia si svolgesse con la massima riverenza e solennità.
Eguale riconoscimento e adesione al fervore delle popolazioni della Lunigiana ha dato il Vescovo, Mons. Giuseppe Stella, che ha voluto nel 1951, come Missione Giubilare, la "Peregrinazio Sanguinis " in tutti i centri delle tre diocesi da lui governate.
L'anno 1982 ha segnato il XII Centenario dell'arrivo a Luni della Reliquia del Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo. Numerose sono state le celebrazioni che hanno visto la Reliquia al centro della pietà dei fedeli che sono arrivati da ogni parte della Diocesi e dalle Diocesi vicine. Il Vescovo Mons. Siro Silvestri ha voluto poi ricordare il fatto storico con una lettera pastorale, nella quale richiama i fondamenti teologici della devozione e del culto nel Sangue Prez.mo di Cristo; il frutto del perdono e della pace; la devozione attraverso i secoli; come si esprime la devozione e la devozione al Prez.mo Sangue nella Cattedrale di Sarzana.
Anche negli ultimi anni, come in passato, Vescovi e Cardinali, venendo da altre Diocesi e da Roma, hanno accettato con entusiasmo di partecipare alla festa annuale, accrescendone, con la loro presenza, la solennità e il clima spirituale.
Ricordiamo, infine, che intorno all'anno 1700 fu costituita nella Cattedrale di Sarzana la Confraternita del Preziosissimo Sangue; i confratelli si impegnavano per l'amore costante alla passione di Cristo nella partecipazione al sacrificio della Messa e si impegnavano nell'amore al prossimo con opere di misericordia. Nel 1815, grazie al collegamento della Confraternita con l'Arciconfraternita del Preziosissimo Sangue di Roma, ha origine la Coroncina al Preziosissimo Sangue che è una meditazione divisa in sette punti sugli episodi in cui Gesù versa il suo Sangue.
Nel 1877 il Vescovo Mons. Giacinto Rossi istituisce la Congregazione del Preziosissimo Sangue che è tutt'ora fiorente. Essa ha l'impegno di diffondere la devozione al Preziosissimo Sangue, di promuovere con zelo il culto e di stimolare negli aderenti la virtù della carità che promana dalla vera devozione al Sangue di Gesù.
Notizie e valutazioni complete sulla devozione al Prez.mo Sangue possono essere lette nel pregevolissimo volume pubblicato con il titolo: La devozione al Prez.mo Sangue di N.S. Gesù Cristo nella Diocesi di Luni-Sarzana. Ne è autore il Parroco della Cattedrale di Sarzana Mons. Piero Barbieri.

Fonte - Cattedrale di Sarzana

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