sabato 16 agosto 2008

Ultima ostensione in Cattedrale per la sacra Cintola


Ultima ostensione in Cattedrale per la sacra Cintola. A settembre la vecchia teca esposta al Museo dell'Opera

La Nazione, Ferragosto - Il 15 agosto i fedeli, radunati in Duomo assisteranno per l'ultima volta all'Ostensione solenne effettuata dal Vescovo. Dall' 8 settembre infatti la Cintola verrà spostata dalla vecchia alla nuova teca commissionata al famoso orafo Giacomo Babetto. Dopo il restauro la vecchia teca sarà esposta nel Museo dell'Opera del Duomo

Prato, 14 agosto 2008 - Sarà un’Ostensione storica quella in programma, secondo antica tradizione, a Ferragosto per celebrare l’Assunzione di Maria. Il vescovo Simoni si affaccerà dal pulpito di Donatello mostrando per l’ultima volta l’antico reliquiario seicentesco. L’8 settembre si cambia: avverrà la traslazione della Cintola dalla vecchia alla nuova teca, commissionata al padovano Giacomo Babetto, uno dei più grandi artisti orafi italiani. Proprio in questi giorni Babetto, nel suo studio di Arqua Petrarca, sta ultimando il reliquiario, commissionatogli congiuntamente dal Comune di Prato e dal Capitolo della Cattedrale, comproprietari da secoli della reliquia simbolo religioso e civile di Prato.

L'opera d’arte seicentesca si stava deteriorando in modo preoccupante, tanto da costringere la proprietà, acquisito il parere della Soprintendenza e dell’Opificio delle Pietre Dure, a prendere la decisione di sostituirla. Da settembre la vecchia teca, insieme alla 'scatola' d’argento che la contiene, sarà in restauro; successivamente sarà esposta nel Museo dell’Opera del Duomo. L’Ostensione di Santa Maria, come viene chiamata tradizionalmente la ricorrenza del 15, è la terza dell’anno. Pur nella città semideserta, il duomo si riempie ogni anno di fedeli per venerare la Sacra Cintola in quella che è la festa mariana più importante dell’anno.


L’appuntamento con il rito solenne è per le 17: in cattedrale viene recitato il rosario, a cui segue il canto solenne dei vespri; alle 18 il vescovo si recherà nella Cappella per estrarre la reliquia - secondo la secolare tradizione - dal cofano dell’altare che la conserva gelosamente; poi, dopo averla incensata, la mostrerà per tre volte prima all’interno della cattedrale dalla loggia del Ghirlandaio e, successivamente, dal pulpito di Donatello ai fedeli in piazza. Sarà presente, come tradizione, una rappresentanza ufficiale dell’amministrazione Comunale. Al termine dell’Ostensione, il vescovo celebrerà in duomo la messa solenne.
L’Ostensione dell’Assunta è una delle cinque «canoniche» che si tengono durante l’anno.

Tra il Sacro Cingolo e l’Assunzione di Maria esiste un legame particolare: venerata come «icona» dell’incarnazione e della verginità di Maria, la reliquia fu donata (così tramanda la tradizione orientale) a San Tommaso dalla Madonna stessa, proprio mentre saliva al cielo.Secondo lo scritto apocrifo dello Pseudo-Giuseppe d’Arimatea, era il ricordo che l’Assunta donò all’unico apostolo che mancava al momento della sua glorificazione. E proprio la reliquia pratese ha lasciato un’impronta inconfondibile nella storia dell’arte: per tre secoli, dal Trecento fino al Rinascimento più maturo, l’iconografia dell’Assunzione di Maria ha sempre previsto il dono della Cintura a San Tommaso.