Il termine reliquia (dal latino reliquiae, resti) indica, in senso stretto, la salma, o una parte di essa, di una persona venerata come santo o beato. In senso lato, una reliquia è un qualsiasi oggetto che abbia avuto con i santi una più o meno diretta connessione, come vesti, strumenti del martirio, o qualsiasi cosa essi usarono. Si parla di reliquie da contatto nel caso di oggetti che sono stati a contatto con il santo, da vivo o da morto, o con altre sue reliquie.
La venerazione delle reliquie è diffusa soprattutto nel Cristianesimo (specificamente nella Chiesa cattolica e in quella ortodossa), ma non è esclusiva di questo. Vi sono ad esempio delle reliquie molto venerate di guide spirituali della religione buddista. E addirittura si può parlare di venerazione di reliquie anche in ambito laico. Ad esempio, vi è una tradizione polacca molto antica di porre il cuore di un personaggio insigne (re, poeti, musicisti) in luoghi dove possano essere venerati. Tra questi basti ricordare il cuore del poeta Mitzchievicsz, o quello del famoso compositore e pianista Chopin. È stato chiesto anche il cuore di papa Giovanni Paolo II (Wojtyla). L'uso di asportare il cuore e porlo in un reliquiario non è del resto una tradizione locale polacca, ma largamente usato anche altrove, si veda (tra i tanti) il cuore di don Orione morto a Sanremo nel 1940. Uno dei "reliquiari laici" più curiosi è quello del compositore Gétry: la sua salma è sepolta nel cimitero parigino di Père-Lachaise, ma il suo cuore è dentro la sua statua di bronzo di fonte all'Opera Royal de Wallonie, nella sua città natale (Liegi).
Ma vi sono delle pratiche del tutto laiche che possono richiamare l'uso delle reliquie in senso lato, ad esempio le ciocche di capelli come ricordo di persone care (es. quello di Lucrezia Borgia conservato nella Biblioteca Ambrosiana di Milano) o i calchi di parti del corpo di personaggi illustri (ad esempio il calco in gesso delle mani del direttore d'orchestra Arturo Toscanini, morto nel 1957, conservato al Museo Teatrale della Scala). Ma non questo riguarda solo i santi o i personaggi famosi: conservare una ciocca di capelli di una persona cara era una pratica largamente diffussa fino a poco tepo fa, e ancor oggi si conserva spesso qualche oggetto personale dei propri cari. È curioso notare che a volte queste reliquie cristane e laiche erano mescolate. Ad esempio, nel basamento della grande colonna di Costantino del foro ovale di Costantinopoli, assieme ad alcune (improbabili) reliquie cristiane come il vaso d'unguento con cui furono unti i piedi di Gesù, i cesti che contenevano il pane moltiplicato miracolosamente o l'ascia con la quale Noè intagliò l'Arca, vi era anche la statua di una divinità pagana (Atena) che Ettore avrebbe portato via da Troia.
Tratto da Wikipedia
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